COMUNICATO STAMPA
CALPARK: LA REGIONE FERMI LATORRE.
(dichiarazione del Segretario Confederale provinciale della CISL Alessandro Nucci).
Preoccupante il silenzio del Prof. Latorre, dopo le varie prese di posizione dei
giorni scorsi per gli ingiusti, immotivati e unilaterali licenziamenti decisi nei
confronti di due lavoratori di CALPARK. Proprio per questo la CISL – afferma il
Segretario Provinciale Alessandro Nucci – non comprende il comportamento del
Presidente Latorre che avrebbe dovuto e potuto chiarire i motivi del provvedimento,
del tutto formale, quando ha deciso di licenziare due padri di famiglia definiti tra
l’altro “figure professionalmente inutili” aderendo di fatto tout court alle versioni più
intransigenti e selvagge del liberismo.
Quanto sta avvenendo a CALPARK per la CISL è grave non solo perché è in
gioco il futuro di due famiglie ma anche per il modo in cui si vuole affrontare e
risolvere i problemi. Mai ci saremmo aspettati che al buon senso, all’equilibrio, alla
sensibilità sociale, ai problemi dei senza lavoro, dei precari si sostituissero
l’arroganza e la protervia del “DIRIGENTE d’AZIENDA”! Ci saremmo aspettati ben
altra sensibilità da un uomo di sinistra, più volte in procinto di assumere rilevanti
incarichi Istituzionali, che dovrebbe conoscere perfettamente il valore e il ruolo delle
rappresentanze sindacali e della concertazione.
Evidentemente su CALPARK si è scelto di esportare il modello già visto e
praticato all’Università della Calabria, quello del precariato senza fine. Altro che
legge 30 e flessibilità, qui siamo all’esaltazione e all’idolatria del libero mercato a
dispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori.
La CISL – afferma Nucci – non permetterà tutto questo, non consentirà che il
destino di due famiglie venga segnato da atteggiamenti di incomprensibile rigidità,
non si stancherà di denunciare il problema dell’incertezza del posto di lavoro non
solo a CALPARK ma anche in realtà di eccellenza, che dovrebbero costituire il fiore
all’occhiello dell’intera Regione come l’Università della Calabria, dove i precari da
anni non ricevono risposte adeguate sulla loro condizione e su una possibile
stabilizzazione, dove sempre e più spesso si assiste a logore e inquietanti pratiche
familistiche e clientelari nell’avvio alla carriera Universitaria e nelle assunzioni, così
come non ci stancheremo di sottolineare l’importanza vera che può avere l’Ateneo se
riuscirà ad integrarsi con il territorio e a fare sinergia con il sistema istituzionale
locale e regionale.
E’ arrivato il momento – conclude Nucci – che per quanto riguarda CALPARK
anche la Giunta Regionale faccia sentire la propria voce, attivando già da subito un
tavolo di concertazione allo scopo di definire linee di indirizzo e politiche in grado di
rilanciare veramente l’Azienda e fare in modo di salvaguardare i livelli
occupazionali, scongiurando il reiterarsi di atteggiamenti e provvedimenti improntati
al liberismo selvaggio, come quelli a cui ha ormai deciso di ispirarsi il Prof. Latorre.