UST-CISL, FIM-CISL TERRITORIALI COSENZA
10.01.2006
POLTI-SUD: la CISL chiede l’intervento del Governo
Regionale.
(Dichiarazione del Segretario Generale Dell’UST-CISL Paolo Tramonti e del
Segretario Generale della FIM-CISL Graziano Bruno)
E’ quanto dichiarano il Segretario Generale della CISL di Cosenza Paolo Tramonti e il Segretario
Generale della FIM-CISL provinciale Graziano Bruno in merito alla grave situazione in cui versa il
noto sito industriale di Piano Lago.
Siamo molto preoccupati – dichiarano i due dirigenti della CISL – per la unilaterale e irresponsabile
decisione assunta dall’azienda di chiudere gli impianti della POLTI SUD di Piano Lago mandando
in mobilità circa 200 dipendenti.
E’ da più tempo – affermano Tramonti e Bruno – che il Sindacato sta rivendicando un confronto
serio con la proprietà finalizzato alla presentazione un adeguato “Piano Industriale” in grado di
fornire garanzie sugli impegni, gli investimenti e la reale volontà dell’imprenditore di voler restare
sul territorio, in considerazione anche della possibilità di una diversificazione produttiva attraverso
misure di sostegno adeguate.
Quanto sta avvenendo oggi ripropone ancora una volta il dramma economico di una intera provincia
che sta registrando in quest’ultimi anni il depauperarsi dell’intero patrimonio produttivo con pesanti
risvolti sociali che colpiscono migliaia di famiglie e quel che è ancora più grave è che tutto questo
continua avvenire nel più assoluto silenzio della politica e delle Istituzioni.
La POLTI che fino a qualche anno fa poteva rappresentare il volano e la speranza su cui edificare
certezze economiche per un territorio con forte fame di lavoro oggi mostra il suo vero volto che non
è diverso da quello di tante altre imprese che, dopo aver usufruito di consistenti finanziamenti
pubblici, decidono autonomamente di abbandonare il territorio senza neanche sentire il bisogno di
informare preventivamente le parti sociali e le Istituzioni.
Su questa grave vicenda è necessario che anche la stessa Associazione degli Industriali di Cosenza,
così come peraltro ha sempre fatto, prenda decisamente posizione; contestualmente la CISL
richiede con forza l’immediata convocazione di un tavolo di confronto a livello regionale
finalizzato a spingere la proprietà a rivedere la propria decisione e/o individuare percorsi alternativi
che non facciano cessare il rapporto di lavoro fra dipendenti e azienda.
Non è possibile che ad un atto così forte e negativo come quello deciso dalla POLTI non
corrisponda un’azione altrettanto forte e decisa da parte delle Istituzioni le quali, a partire dalla
Giunta Regionale, ancora una volta dimostrano di non avere alcuna idea di sviluppo della nostra
Regione, soprattutto in materia di politiche industriali, specie in riferimento al fatto che la Calabria
è una delle poche Regioni a non aver recepito la relativa legislazione nazionale.
Per queste ragioni la CISL rinnova la richiesta affinché venga convocato al più presto un tavolo di
concertazione coordinato dalla Presidenza della Giunta Regionale alla presenza del Presidente
dell’Amministrazione Provinciale oltre che, ovviamente, delle Associazioni Imprenditoriali e delle
Organizzazioni Sindacali.
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