NOTA STAMPA
La Fisascat-Cisl conferma e ribadisce la posizione assunta a proposito della vertenza
del servizio bar e ristorazione dell’aeroporto di Lamezia Terme e mantiene alta
l’attenzione tanto che nonostante l’incontro con Sacal del 24 u.s. non ha revocato lo
stato di agitazione anzi i lavoratori hanno deciso di attuare adeguate iniziative di
lotte se come sembra la società subentrante tenterà di iniziare le attività senza
consenso e senza accordo.
La prova sarà il 31 p.v. data in cui Sacal ha convocato le parti per un ulteriore
confronto finalizzato al passaggio delle due società per come previsto dalla legge e
dal contratto di lavoro e dopo aver verificato se la società subentrante terrà conto di
tutte le richieste dei lavoratori rappresentate dalle organizzazioni sindacali presenti
all’incontro precedente.
La Fisascat.Cisl, unitamente alla Ugl e Uil, intendono portare avanti una trattativa,
che a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti gestioni, difetta di corrette
procedure e risulta carente nel merito delle garanzie sui diritti acquisiti dai lavoratori
e sanciti dal contratto collettivo di lavoro.
Per quanto attiene le procedure ribadiamo che la società subentrante (Air-chef) non
ha inteso firmare l’accordo sul passaggio proposto dalla società uscente (Onama)
abbandonando il tavolo della trattativa del 19 gennaio dove erano presenti entrambi i
Rappresentanti delle società che avrebbero dovuto sancire il passaggio.
Tale verbale d’accordo, non firmato per abbandono da parte della società subentrante,
è stato consegnato al presidente della Sacal per poterne prendere visione ed
effettuare eventuali valutazioni considerato che le notizie in suo possesso sono
risultate carenti di alcuni passi salienti relativi a tutta la vertenza.
Per quanto attiene le questioni di merito la Fisascat cisl evidenzia:
1. che la società subentrante non ha inteso firmare il verbale sul passaggio
perché ha condizionato tale atto ad un accordo complessivo su un nuovo
modello organizzativo;
2. tale accordo prevedeva una nuova organizzazione del lavoro con la
riduzione dell’orario di lavoro da 40 ore a 38 utilizzando i permessi
individuali;
3. tali permessi devono essere goduti nell’arco dell’anno da parte dei
lavoratori secondo le proprie esigenze personali e per essere utilizzati come
riduzione di orario di lavoro devono passare per una contrattazione
sindacale e sono oggetto di accordo;
4. la società subentrante nel nuovo assetto organizzativo ha posto il problema
di dover chiudere il punto pizza per ristrutturazione senza specificare le
modalità e senza alcun impegno sul pagamento della retribuzione spettante;
5. al punto 4) nel prevedere un presunto progetto di ristrutturazione propone “
in previsioni di eventuali chiusure, futuri fabbisogni, assestamenti dei
2
carichi di lavoro.attitudini individuali……” ma non chiarisce le modalità di
utilizzo del personale in altra attività e con quali garanzie;
6. al punto 5) illustra una serie di variazioni che attengono l’organizzazione
del lavoro compreso il demansionamento di una lavoratrice, la riduzione
dell’orario ed una turnazione di lavoro completamente diversa dalla
precedente;
7. al punto 6) tratta una diversa programmazione delle ferie , senza tener conto
che i lavoratori godono di un accordo integrativo migliorativo del contratto
collettivo;
8. sul punto 9) si è aperta la discussione più forte in quanto la società
pretendeva la firma dell’ accordo dove era richiesta la non applicazione
dell’art. 2112 del codice civile , con l’esclusione della responsabilità “ in
solido” della società uscente (Onama) che presuppone evidentemente un
accordo a monte delle due società a danno dei lavoratori;
9. il riconoscimento degli scatti di anzianità maturati e la futura progressione
degli stessi è un punto fondamentale delle richieste dei lavoratori sul quale
dovrà essere chiaro il mantenimento dei diritti acquisiti.
10.il mantenimento dei livelli occupazionali con l’assunzione di tutto il
personale assunto nella struttura ed iscritto nel libro paga-matricola degli
ultimi tre mesi.
Al Presidente è stata consegnata anche la copia dell’ accordo suindicato, composto da
10 punti e proposto dalla società subentrante in maniera irrituale e senza tener conto
della norma sul cambio di appalto, per verificare il fatto che tale passaggio dovrebbe
essere fatto con la richiesta di una intesa “ al ribasso” che peserebbe sulla pelle dei
lavoratori in quanto tanti diritti sono stati acquisiti anche con le iniziative di lotta che
gli stessi lavoratori hanno saputo mettere in piedi.
Alla fine, coloro i quali avevano ritenuto che la vertenza poteva avere spunti di
strumentalizzazioni, si è dovuto rendere conto, ed il Presidente con molta correttezza
e rigore mentale lo ha fatto, che il rispetto dei diritti dei lavoratori è un principio non
derogabile a niente ed a nessuno.
Bisogna, inoltre , precisare che in tale accordo la società subentrante dichiara” di aver
sottoscritto una intesa con Sacal a partire dal 1-2-2006 per l’affidamento di spazi per
una offerta di servizi di ristorazione e tra l’altro e nel tempo, la ristrutturazione di
alcuni spazi ed esercizi, l’eventuale creazione di altri, la modifica degli orari ed altri
interventi sull’offerta alla clientela”.
Sono queste le dichiarazioni della società descritte nella premessa dell’accordo non
firmato che è stato oggetto della trattativa non andata a buon fine perché inaccettabile
dal punto di vista del merito e delle procedure di legge e di contratto.
Infine, occorre fare una attenta valutazione sulla necessità, per l’affidamento del
servizio bar/ristorazione, di effettuare la manifestazione di interesse pubblico o le
procedure di bando di gara sostenuta dalla Fisascat-Cisl contro una tesi sostenuta da
Sacal che agisce in regime di diritto privato commerciale per cui non è tenuta alle
procedure di evidenza pubblica.
3
Si ritiene che nel momento in cui la società di gestione dell’aeroporto non gestisce
direttamente gli spazi ma li affida a terzi questi agiscono in sub concessione perché la
Sacal è il soggetto gestore che riceve dallo Stato (Ministero delle infrastrutture e
l’Ente nazionale Aviazione civile) l’autorizzazione ad utilizzare tutte le infrastrutture
attraverso l’istituto della “concessione” per cui tutte le attività svolte in ambito
aeroportuale sono regolate dal rapporto giuridico contrattuale assimilato all’istituto
della concessione.
Pertanto, le procedure di evidenza pubblica devono necessariamente essere espletate
perché garantiscono, a terzi ed al concessionario, il rispetto delle regole e delle
modalità corrette per l’esercizio delle attività interessate e nel contempo gli obblighi
contrattuali nei confronti dei lavoratori dipendenti in un sistema di sicurezza e di
norme quale deve essere tutto quello che riguarda l’aeroporto ed il suo ambito di
azione.
Ritengo che tali valutazioni andrebbero riportate nel prossimo consiglio di
amministrazione che ci si augura possa tenersi al fine di garantire una corretta
gestione delle vicende aeroportuali in quanto da notizie apparse sulla stampa non si
riunisce da mesi per mancanza di numero legale.
Infine, l’incontro con Sacal si è concluso nella giornata del 26 u.s. con l’impegno da
parte del Presidente di verificare attentamente la documentazione (copia del verbale
del passaggio presentato dalla società uscente e copia dell’accordo della società
subentrante) e di garantire il passaggio ed il cambio dell’appalto ai sensi della legge
vigente e che nessun accordo potrà essere firmato alle condizioni proposte e sempre
dopo l’effettivo passaggio tra le due Aziende con tutte le garanzie richieste dal
sindacato nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Lamezia Terme 27-01-2006
Il Segretario Regionale
Rosetta Raso
Cisl Calabria, appello ai candidati
Tonino Russo, Segretario generale: priorità sono crescita, sostenibilità, dignità del lavoro, qualità dei servizi, tutela del territorio, lotta alla criminalità...
Leggi tutto