COMUNICATO STAMPA
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I segretari Sbarra e Piscioneri sull’arresto dei presunti esecutori dell’omicidio Fortugno
“Adesso chiediamo che emerga la verità. Vogliamo conoscere mandanti e movente”.
Dopo 150 giorni nella Locride si respira un’aria diversa, che sa di primavera, che sa speranza
autentica. La notizia dell’arresto dei presunti esecutori dell’omicidio Fortugno è una boccata d’aria
fresca e non può che essere accolta con gioia da chi, come la Cisl calabrese, ha sempre chiesto a
gran voce che sia fatta giustizia su uno dei delitti più efferati che sono stati compiuti in questi ultimi
anni. Per il sindacato confederale Francesco Fortugno non era solo il vicepresidente del Consiglio
regionale della Calabria, ma è stato soprattutto un esponente di primo piano della Cisl calabrese,
ricoprendo l’incarico di segretario regionale aggiunto del comparto medici.
“Franco Fortugno era uno di noi. L’arresto dei suoi presunti killer è una notizia che non può che
riempirci di gioia, ma è soprattutto un segnale importante per la Locride, per la provincia di Reggio
e per tutta la Calabria. Ridà speranza a questo territorio stanco di essere continuamente violentato
dalla criminalità organizzata, ma è allo stesso tempo un segnale per proseguire con determinazione
nelle indagini per identificare mandanti e movente di questo omicidio”. Sono le prime parole dei
segretari regionale e provinciale della Cisl, Luigi Sbarra e Cosimo Piscioneri, all’indomani degli
arresti eccellenti che hanno dato una svolta nelle indagini dell’omicidio Fortugno.
Sbarra e Piscioneri plaudono al prezioso lavoro delle forze dell’ordine, degli inquirenti e del
prefetto De Sena “che in questi mesi stanno cercando di imprimere una svolta decisiva per
riaffermare nella Locride la supremazia dello Stato e i valori fondamentali di legalità e giustizia. Ha
ragione Maria Grazia Laganà, vedova Fortugno, – proseguono Sbarra e Piscioneri – quando dice che
questa notizia lenisce il grande dolore patito in questi mesi, ma anche noi come lei chiediamo che
sia fatta piena luce su questo delitto. Chiediamo che emerga la verità, vogliamo sapere perché è
stato ucciso Franco Fortugno e soprattutto chi ha voluto la sua morte. Allo stesso modo chiediamo
che gli stessi sforzi vengano profusi per i tantissimi delitti che in questi anni hanno macchiato di
sangue la Locride e che ancora oggi rimangono senza nome. Anche per loro aspettiamo la verità”.
Reggio Calabria, 22 marzo 2006
Ufficio Stampa Cisl Reggio Calabria
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