Cosenza 28.05.07
COMUNICATO STAMPA UNITARIO
OGGETTO: Diga dell’Esaro. All’incontro con l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato (CZ)
l’opera si riconferma come una priorità. La Sorical assicura la riapertura del cantiere ma restano i
dubbi del sindacato ed il presidio degli operai presso il cantiere.
Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil hanno incontrato, a Catanzaro, l’assessore regionale ai Lavori
Pubblici Luigi Incarnato per discutere sul destino dell’invaso dell’Esaro. Alla concertazione hanno
partecipato il direttore del Dipartimento Dott. Isola, i rappresentanti della So.Ri.Cal., una
delegazione di lavoratori, i sindaci dei comuni di Malvito e S’Agata, A.Sposato della Cgil PollinoSibari-Tirreno. Ai Segretari Generali di Fillea-Filca-Feneal Territoriali Giuseppe Guido, Enzo Pelle
e Bruno Marte Incarnato ha riconfermato l’importanza strategica dell’opera. Una priorità per la
Regione Calabria. La So.Ri.Cal, dal canto suo, ha assicurato che il cantiere, dopo la nuova
sentenza del Tribunale del Riesame di Cosenza, ritornerà operativo.
Moderato, tuttavia, l’ottimismo delle tre sigle sindacali. «Se non stringiamo i tempi rischiamo di
perdere i 70 milioni di euro stanziati, con delibera Cipe, dalla Regione», si sfoga il sindacato
unitario assorbito da un’intensa stagione di lotta, «il termine ultimo è il 31 dicembre 2008.
Successivamente allo sblocco del cantiere la vertenza si aggancerà all’approvazione del progetto
dello sbarramento, passando per quello della galleria di derivazione ed alla sua cantierizzazione.
Ce la faremo? Il fermo di questi mesi pesa come un macigno sulla realizzazione della diga. Gli
orientamenti della Regione sembrano buoni. La riapertura del cantiere è l’unica strada possibile.
Lasciare l’opera incompleta risulta estremamente pericoloso». Altra perplessità «la data in cui
dovrebbero ripartire i lavori visto che non sappiamo», evidenziano Pelle, Guido e Marte, «quando i
progetti verranno riconsegnati alla stazione appaltante». Difatti la Sezione Penale di Cosenza
dispone “la restituzione alla Sorical spa e alla Torno Internazionale spa dei progetti inerenti i lavori
di completamento”. (Opere di sistemazione idraulica a valle della diga e messa in sicurezza). Per
gli altri elaborati, invece, permane “il sequestro” con la “rimessione della questione al Giudice
Civile”.
Le tre sigle, pertanto, hanno sollecitato l’assessore Incarnato ad accorciare le distanze fra le parole
ed i fatti. Richiesta legittima considerate le precedenti frenate. Al termine dell’incontro i
rappresentanti sindacali hanno chiesto un tavolo di concertazione permanente per monitorare gli
sviluppi della vertenza. Gli operai non sgomberano il campo, al contrario manterranno
l’occupazione fino alla revoca dei licenziamenti da parte dell’impresa Torno ed alla restituzione dei
progetti alla So.Ri.Cal. Il sindacato, inoltre, ha fissato un appuntamento con l’azienda per il 7
giugno. Domani l’ennesima assemblea con i lavoratori (al cantiere). «Ormai si fanno i conti con la
disperazione», aggiungono i sindacati, «gli operai sono aggrappati alla costruzione dell’opera
come all’ultima speranza. Troppi sacrifici. Notte e giorno chiusi nel cantiere, niente stipendio e
poca chiarezza sulla vicenda. Attendono con ansia un barlume di verità. Noi resteremo al loro
fianco e insisteremo per accelerare l’impresa. Nel frattempo, dunque, ben vengano le opere di
messa in sicurezza dell’invaso. I lavoratori non devono pagare il fio delle lungaggini burocratiche.
Promuoveremo altre iniziative di sensibilizzazione nei confronti della Istituzioni locali».
Feneal- Uil Cosenza Filca-Cisl Cosenza Fillea-Cgil Castrovillari
Bruno Marte Enzo Pelle Giuseppe Guido
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