UNIONE SINDACALE TERRITORIALE CISL COSENZA
Cosenza, 18/05/2007
COMUNICATO STAMPA
SCIOPERO GENERALE DELLA CALABRIA: LA CISL COSENTINA SI MOBILITA.
(Dichiarazione del Segretario Generale dell’UST-CISL Cosenza Paolo Tramonti).
La CISL cosentina parteciperà in modo massiccio e compatto allo Sciopero Generale che
si svolgerà il prossimo 19 Giugno a Catanzaro. Ad affermarlo il Segretario Generale
dell’UST-CISL Cosenza Paolo Tramonti intervenendo ai lavori dell’Attivo Unitario di Vibo
Valentia.
La provincia di Cosenza – ha sostenuto Tramonti – è sprofondata ormai da tempo in una
crisi quasi irreversibile. Filiere produttive a pezzi, interi comparti in macerie, così come è
dimostrato dalle tante vertenze in corso: dal tessile al manifatturiero, al calzaturiero,
all’informatica, al settore dei rifiuti e della depurazione, ai trasporti, all’edilizia, alla sanità,
all’energia.
Come se non bastasse migliaia sono stati i posti di lavoro andati in fumo in questi ultimi
anni a causa delle pesanti dismissioni operate dalle grandi Aziende a partecipazione
pubblica in Calabria e nella nostra provincia: Enel, Telecom, Poste, Trenitalia, Ferrovie
dello Stato, con riduzioni negli organici dal 30% al 50%.
In aggiunta a tutto ciò – ha proseguito Tramonti – si amplia sempre più l’area, già vasta,
del precariato: LSU–LPU, interinali, precariato della pubblica amministrazione, nei servizi,
nell’agricoltura, lavoratori in nero, tutti soggetti che a giusta ragione da anni reclamano
l’avvio dei processi di stabilizzazione.
In questo drammatico scenario i provvedimenti varati di recente dal Consiglio Regionale
appaiono sempre più come il tentativo, peraltro maldestro, di offuscare la realtà al solo
scopo di celare i ritardi e le inefficienze accumulati in questi anni, con l’aggravante di una
gestione della fase di transizione verso il decentramento che avviene in modo confuso,
frammentato e disorganico.
In questo senso non si comprende l’euforia – aggiunge Tramonti – dei Presidenti delle
province calabresi (tra cui quello della provincia di Cosenza) i quali, in più occasioni, non
hanno mancato di esternare disagio e contrarietà per il modo unilaterale e approssimativo
con cui il Governo Regionale sta accompagnando la difficile fase del trasferimento delle
funzioni, denunciandone ripetutamente ritardi e rallentamenti.
E’ inutile sottolineare – a giudizio della CISL – che su tutti questi temi il testo
dell’emendamento non dà risposta ad alcuna questione di merito e soprattutto non avvia
quella stagione di riforme di cui la Calabria, e la provincia di Cosenza in particolare, hanno
urgente necessità per invertire l’attuale trend negativo.
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