Rilanciare in Calabria la presenza di Poste Italiane
Dichiarazione di Luigi Sbarra Segretario Generale Cisl Calabria e Franco Sergio Segretario
Generale del Sindacato Postelegrafonici Calabria.
Le Segreterie Regionali della Cisl e del Slp Calabria, congiuntamente denunciano il
grave rischio che rappresenta l’imminente processo di liberalizzazione del mercato dei servizi
postali dal 1 Gennaio 2009 per i cittadini calabresi.
Poiché il servizio postale – sostengono Luigi SBARRA e Franco SERGIO – è un servizio
pubblico essenziale per essere garantito non deve cadere sotto la scure del presunto “dogma” neoliberista che i servizi migliorano solo se liberalizzati.
La rimozione delle protezioni esistenti sul mantenimento del servizio universale,
determinerebbe inevitabilmente la chiusura di svariate decine di piccoli Uffici Postali in Calabria ,
quelli per intenderci delle comunità più disagiate, e l’impossibilità di assicurare a tutti i cittadini il
diritto riconosciuto a ricevere la posta, tutti i giorni in qualunque luogo essi vivono (montane,
rurali) ed a prezzi competitivi.
La Cisl teme che un processo di liberalizzazione senza tutele per la società del servizio
postale comporterà un immediato peggioramento della qualità del servizio prestato e delle
condizioni di migliaia e migliaia di lavoratori e dei livelli occupazionali principalmente e nel nostro
contesto socio-economico, intere comunità di cittadini soprattutto quelli che abitano le zone interne
e montane pagherebbero un prezzo eccessivo, in termini di civiltà e di democrazia.
I Segretari SBARRA e SERGIO ritengono inoltre che per garantire uno sviluppo
sostenibile ed una equilibrata crescita del territorio, lo Stato, le Regioni, le Unione dei Comuni, le
Comunità Montane, gli Enti Parco, per quanto di rispettiva competenza, debbano garantire, nei
piccoli Comuni, l’efficienza e la qualità dei servizi essenziali con particolare riferimento
all’ambiente, alla sanità, ai servizi socio-assistenziali, ai trasporti, ai servizi postali, tutela ciclo
idrico etc. con una azione di partneriato solidale e sussidiario.
Presso i piccoli comuni potrebbero essere istituiti centri multifunzionali ovvero per le
funzioni inerenti all’e-governement e connessi alla tecnologia dell’informatica e della
telecomunicazione (ICT) nei quali concentrare una pluralità di servizi pubblici (sociali, energetici,
scolastici, postali, turistici, associazioni culturali, etc.).
La Regione e le Province possono concorrere alle spese relative all’uso dei locali ed alle
utenze necessarie al loro espletamento.
Il Sindacato, sostengono i massimi rappresentanti Regionali della Cisl Confederali e di
settore, deve considerare innanzitutto ( ribadendo un concetto essenziale affermato nel Convegno di
Caposuvero del Novembre scorso) l’esigenza della Governance dei processi di ristrutturazione
aziendale e del valore pubblico del servizio, in considerazione che la rete del servizio postale spesso
rappresenta l’unica forma di comunicazione esistente a livello locale.
La Cisl e il Slp propongono una sorte di “Patto Territoriale Regionale” un meccanismo
di concertazione e di governance fra i soggetti interessati: Regione, Province, Comuni, Comunità
Montane, Azienda Poste S.p.A. e Sindacato affinché tutte le necessità, inevitabilmente spesso
difformi, possano trovare le giuste sinergie fra azienda, istituzioni, cittadini e rappresentanti sociali,
con un sistema di convenzioni per delle soluzioni che mirino alla valorizzazione delle risorse ed alla
mobilitazione per favorire lo sviluppo.
Si potrebbe ad esempio prevedere (oltre alla istallazione) di sportelli postali all’interno
delle sedi Comunali per abbattere i costi fissi troppo onerosi, che Poste S.p.A. presenta come
giustificazione economica, per la chiusura di tanti uffici definiti “a bassa redditività” oltre un
utilizzo dell’Ufficio Postale anche per il “privato sociale”, tenendo quindi conto di entrambi gli
aspetti: il profitto aziendale e l’interesse delle piccole comunità.
Un esempio positivo viene dall’esperienza Olandese, nonché dalla protesta di milioni di
cittadini Inglesi in difesa del marchio e del simbolo della plurisecolarità (Royal-Mail) a rischio di
eliminazione.
Si tratterebbe, concludono Luigi SBARRA e Franco SERGIO di un rafforzamento di quel
sano localismo che viene spesso invocato ma mai praticato seriamente perché soffocato da un
centralismo che tende ad uniformare tutto (ciò che può andare bene per “la pianura padana”) non è
certamente adatto ai 409 Comuni Calabresi in gran parte piccoli ed ubicati in colline e montagne
mal collegate.
Il servizio postale potrebbe svolgere un ruolo essenziale per il rinnovamento, la
modernizzazione, la ripresa e lo sviluppo economico dell’intera Regione, dove, più che altrove
emerge forte l’esigenza, di rilanciare una politica per il territorio e le zone montane, sia per
valorizzare le risorse naturali ed ambientali con una progettualità fondata sulla programmazione dei
servizi integrati alle varie attività produttive, al mondo della piccola e media imprenditoria ed alla
interazione con le istituzioni e la pubblica amministrazione, attività che Poste si può candidare a
svolgere in virtù della sua rete organizzativa capillarmente diffusa e capace di sfruttare al meglio la
multicanalità e perciò in grado di svolgere una vera e propria funzione sociale, che consente alle
fasce sociali più deboli della popolazione di accedere ad importanti, essenziali ed insopprimibili
servizi primari.
Anche per questi motivi il Sindacato Regionale dei Postelegrafonici condivide e sostiene
le ragioni dello Sciopero Generale del 19 Giugno in Calabria ed è impegnato a favorire la massima
adesione e partecipazione dei lavoratori postali.
La Cisl chiede alla politica ed al governo regionale il massimo impegno per un’azione
decisa verso il governo nazionale ed il management delle grandi aziende nazionali ( poste , enel ,
telecom , ferrovie dello stato , banche ed istituti di credito) finalizzata a rilanciare la presenza in
Calabria in termini di investimenti , progetti , risorse ed aumento della occupazione per migliorare
la condizione quali-quantitativa dei servizi nel territorio.
Lamezia Terme 07.06.2007
Luigi Sbarra
Franco Sergio
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