Comunicato stampa
Siamo alle soglie dell’8 marzo e le organizzazioni sindacali Cgil- Cisl- Uil
hanno voluto, per il centenario della ricorrenza ,organizzare una manifestazione che
si terrà a Roma .E’ previsto un corteo che si concentrerà in piazza Bocca della Verità
alle ore 14,00 di sabato 8 marzo p.v. e si concluderà in Piazza Navona con gli
interventi dei tre Segretari Generali Epifani Bonanni Angeletti .l’obiettivo è di
lavorare unitariamente ,donne ed uomini per il futuro del sindacato in questo paese e
per lo sviluppo e la competitività dello stesso. Niente steccati tra donne ed uomini ma
organizzazioni sindacali schierate a tutela del lavoro e per lo sviluppo.
.Ma ciò non ci esime dall’effettuare un’ analisi della condizione femminile in Italia
ed in Calabria
Siamo ancora in una realtà densa di contraddizioni per le pari opportunità tra donne e
uomini in Italia, Le donne studiano di più, avanzano nelle professioni, ma trovano meno
facilmente lavoro e non fanno carriera. Persiste un differenziale salariale tra donne e uomini, anche
a parità di inquadramento professionale. Le donne italiane sono più libere nelle loro scelte, ma
rischiano di diventare povere in caso di separazione o vedovanza, condizione di povertà che rischia
di aggravarsi nelle pensionate. Assistiamo a recenti fenomeni di ritorno indietro rispetto alle tutele
della maternità anche in settori di lavoro tipico, di ricatto con aumento di richiesta di dimissioni in
bianco in caso di assunzioni. Eppure le donne sono più propense a intraprendere attività
imprenditoriali, soprattutto al Sud. Ma proprio al Sud si concentrano le maggiori difficoltà,
nell’ultimo anno si sono persi posti di lavoro femminile , diminuisce la disoccupazione delle donne
ma perché smettono di chiedere lavoro. Potenzialmente le donne, grazie anche alle battaglie di anni,
possono accedere a tutti i lavori, anche a quelli considerati maschili, ma il 20% loro lascia il lavoro
con la nascita del primo figlio. Aumentano le differenze sociali e le difficoltà in alcune fasce di
lavoratrici. Ad esempio da indagini ISTAT, emerge che le operaie dell’industria sono quelle che
stanno peggio in tema di conciliazione lavoro famiglia e finiscono con l’avere meno figli delle altre.
Per non parlare delle lavoratrici precarie la cui condizione è sempre più difficile. Il maggiore
fenomeno degli ultimi vent’anni:la femminilizzazione del lavoro rischia di essere vanificato dalla
carenza di servizi alla famiglia soprattutto per la cura dei bambini piccoli e degli anziani. La cura
all’interno delle famiglie è affidata spesso a donne di altri paesi che lasciano i propri cari nel
paese d’origine. La nostra libertà troppo sovente passa per il loro sacrificio. La condizione delle
donne immigrate in Italia è spesso più difficile anche a partire dalla tutela della maternità. I giovani
e le giovani ritardano la formazione di nuove famiglie e sono sicuramente più agevolati coloro che
hanno l’aiuto della famiglia d’origine. In un clima di maggiore condivisione del lavoro di cura tra
uomini e donne, i maschi italiani sono quelli che dedicano ancora poco tempo alle responsabilità
familiari.
In ogni caso il quadro generale nel quale ci muoviamo è un basso livello di natalità,
tra i più bassi al mondo ; un “clima sociale sfavorevole alla maternità e alla
paternità”; il tema della rappresentanza femminile.
Le donne sono più del 50% delle elettrici nel nostro paese, con una presenza
femminile molto esigua in parlamento.
Che fare rispetto a una situazione che contiene alcuni elementi di forte regressione
e altri di modernità? Siamo arrivati a un bivio e se non affrontiamo i nodi veri la
società complessivamente rischia molto. E’ questo il grido d’allarme che lancia il
sindacato donne. calabrese
Per parte nostra abbiamo deciso che l’impegno per i prossimi mesi sarà sul tema
lavoro donne in Calabria ,informazione delle opportunità per le donne che
deriveranno dalla programmazione 2007 2013, impegni programmatici specifici
riguardo il binomio maternità lavoro che è il vero nodo non risolto rispetto la
condizione femminile , cura degli anziani che
attiene da sempre alla funzione sociale svolta dalle donne calabresi.
intraprenderemo iniziative mirate sui temi contrattuali, con i territori per le
problematiche del mercato del lavoro e dei servizi sociali
Pensiamo che questo sia un grande impegno sociale che le nostre organizzazioni
debbano assumersi in questa fase storica. Aiutataci ad aiutarvi.
Lamezia Terme
3 marzo 2008-03-02
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