Lamezia Terme 16 maggio 2008
FINALMENTE LA GIUNTA LOIERO HA SCOPERTO perché LA CALABRIA E’
ULTIMA IN EUROPA – Basta un sistema di controlli meccanici per risolvere i problemi
calabresi? – Nota stampa di Natale Pace – segretario generale CISL FP Calabria
La Giunta Regionale calabrese e il suo assessore al personale hanno finalmente
scoperto che basta che i dipendenti della regione timbrino un cartellino di entrata e uscita per
risolvere i problemi della Calabria. V’è da dire, tra l’altro un sistema di controllo delle
entrate e uscite del personale vetusto e non conforme né alle leggi, né alle moderne tecnologie,
non installato in tutte le strutture lavorative (non se ne parla negli uffici periferici!) e deciso
senza alcun confronto con le rappresentanze sociali dei lavoratori e con la RSU.
Il sistema di controllo di entrata e uscita, a parere della CISL FP Calabria può
tranquillizzare qualche coscienza, ma non risolve certamente i problemi collegati alla
motivazione del personale, per la maggior parte disorganizzato e male utilizzato,
deresponsabilizzato, de-professionalizzato, spesso e volentieri sfruttato in mansioni superiori
non retribuite, retribuito male per il basso potere di acquisto dei salari, le tasse fisse e
ineludibili, il salario accessorio fino ad oggi corrisposto in ritardo e appannaggio di poche
decine di super-favoriti e super-agevolati figli di un dio maggiore.
Abbiamo recentemente incontrato l’Assessore Frasca, insieme al segretario generale
della UIL FPL, e le abbiamo prospettato decine di problemi sull’organizzazione del lavoro.
Abbiamo riscontrato grosse difficoltà della stessa a dare risposte risolutive, in alcuni casi per
responsabilità non certamente ascrivibili all’assessorato e al dipartimento del personale. Ci
aspettavamo dichiarazioni in tal senso, responsabili e di proposta, rispetto alle giuste
rimostranze di centinaia di lavoratori delle Equipe, dell’AFOR e dell’ARSSA (che oggi hanno
stanno presidiando per protesta la sede di Cosenza), dei lavoratori dei servizi idrici, degli LSU
stabilizzati a 750 euro al mese di stipendio e in mansioni lontane dalle professionalità di
ognuno, costretti probabilmente anche a fare i pendolari verso Catanzaro, dei lavoratori della
formazione professionale che accreditano decine di milioni (di euro) di arretrati. Leggiamo
invece la soddisfazione per l’avvio di una procedura (il controllo con le macchinette) che il 90
per cento delle pubbliche amministrazioni calabresi e italiane hanno già installato (e sostituito
con sistemi più moderni) da decenni.
Ci si chiede: ma basta controllare entrata e uscita (come già si sta facendo) per essere
certi che ognuno fa il proprio dovere e per individuare quelli (pochissimi!) che non fanno il
proprio dovere?
La CISL FP Calabria è per meccanismi di controllo moderni e severi non tanto per
colpire qualche fannullone, ma per distinguere, fare la differenza tra il fannullone e la
stragrande maggioranza di dipendenti regionali che negli anni hanno garantito servizi alla
collettività nel disordine organizzativo più totale, senza gratificazioni. Ma non basta! Noi
siamo per una nuova organizzazione del personale, a partire dalla dirigenza che deve
coordinare, incentivare, motivare e per ultimo controllare che ognuno, dopo avere timbrato il
cartellino di entrata, rimanga col culo alla scrivania a produrre servizi per i calabresi. Ma ciò
si otterrà solo dopo avere sgombrato la burocrazia regionale dalle macerie prodotte da scelte
politiche sbagliate e dalle leggi sempre applicate a metà (accorpamento di ASL, soppressione
di AFOR e ARSSA, stabilizzazione precariato, servizi idrici, legge 34, trasferimento Equipe,
soppressione ARDIS).
Su questi e altre centinaia di problemi i lavoratori della Regione e i cittadini calabresi
vogliono sapere perché si sta perdendo tempo.
Su questi problemi il sindacato dei lavoratori pubblici calabresi della CISL chiede da tempo
un continuo confronto per trovare soluzioni concertate.
Ma senza proclami, senza sbandieramenti!
Di tutto la Calabria e i Calabresi hanno bisogno meno che di eroi e proclami.
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