UNIONE SINDACALE TERRITORIALE CISL COSENZA
FISASCAT CISL COSENZA
Cosenza, 21-10-2008
COMUNICATO STAMPA
SISTEMA RIFIUTI: APPREZZAMENTO DELLA CISL PER L’IMPEGNO MANIFESTATO
DAL COMUNE DI COSENZA.
(Dichiarazione congiunta del Segretario Generale dell’UST-CISL Cosenza Paolo
Tramonti e del Segretario Generale della FISASCAT CISL Cosenza Gianluca
Campolongo).
La CISL esprime apprezzamento per le risultanze emerse dall’incontro che si è tenuto
questa mattina al Comune di Cosenza sulla questione rifiuti.
A tal fine è particolarmente importante quanto comunicato dal primo cittadino di Cosenza
relativamente al piano di rientro predisposto dall’Amministrazione Comunale che dovrebbe
portare, nel breve-medio termine, al completo azzeramento del debito maturato nei
confronti della VALLE CRATI.
Alla luce di quanto evidenziato – per la CISL – diventa a questo punto importante
verificare le reali volontà di tutti gli altri Comuni Consorziati, affinché tali sforzi vengano
accompagnati da analoghi comportamenti da parte di tutta la restante compagine sociale.
L’ottimizzazione del sistema – affermano Tramonti e Campolongo – si rende quanto mai
urgente e necessaria anche in considerazione di quanto sta avvenendo nell’ambito
dell’impiantistica, con la chiusura delle discariche finora utilizzate, come quella di Crotone,
e tenendo conto che la capacità residua dei siti di smaltimento attualmente in funzione è
comunque inferiore alle richieste e alle necessità dei Comuni del nostro territorio.
Per questi motivi la CISL ritiene indispensabile, e non più rinviabile, che il tavolo di
confronto in essere venga ulteriormente allargato coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali,
imprenditoriali e sociali interessati, in modo da assicurare una reale capacità di governo
all’intero processo del ciclo dei rifiuti.
In questo senso la CISL giudica fondamentale il ruolo che in tale contesto dovrà esercitare
l’Amministrazione Provinciale di Cosenza, quale Ente sovracomunale in grado di
coordinare iniziative e attività finalizzate non solo ad affrontare le emergenze in atto ma
anche a definire un percorso condiviso di politiche di settore in grado di superare l’attuale
fase.