Lamezia Terme 18 novembre 2008
MANIFESTAZIONE PROTESTA PRECARI E LAVORATORI EQUIPE A CATANZARO –
Importante passo avanti grazie ai lavoratori –
Nota di Natale Pace Segretario generale CISL FP Calabria e Lello Gentile Segretario regionale UIL
FPL Calabria
La presenza, seppure non massiccia, dei lavoratori e delle lavoratrici precari del servizio sanitario e
componenti le Equipe Socio Psico Pedagogiche, l’impegno del gruppo dirigente territoriale e
aziendale, hanno consentito oggi la buona riuscita della manifestazione di protesta – con presidio a
Catanzaro a Palazzo Alemanni – sede della Presidenza della Giunta regionale voluta dalla CISL FP
e dalla UIL FPL.
L’iniziativa si poneva l’obiettivo di richiamare l’attenzione dell’Amministrazione regionale
e dell’opinione pubblica su due problemi importanti del mondo del lavoro calabrese riguardanti
quasi tremila lavoratori.
Una delegazione sindacale è stata ricevuta dal Direttore Generale del Dipartimento Tutela della
Salute, Guerzoni, assistito dai dirigenti dello stesso Dipartimento Bonura e Martina e Dal dirigente
del Dipartimento Personale Marasco.
Le Organizzazioni sindacali hanno riproposto tutti i problemi legati alle due vertenze.
PRECARI SANITA’ – a distanza di un anno dalla firma dei protocolli con l’assessore del tempo Lo
Moro i risultati in termine di numero di lavoratori precari stabilizzati non sono certo incoraggianti.
L’assessore si era impegnato ad aprire un confronto sullo stato di applicazione dei protocolli
sindacali nelle varie aziende sanitarie, ma da mesi non vi è stato nessun segnale di novità.
Ricordando che l’operazione di stabilizzazione non comporta aumento di costi per il servizio
sanitario regionale, le parti si sono auto-convocate per il 4.12 ed entro tale data il Dipartimento
Sanità effettuerà la ricognizione nelle aziende sanitarie e informerà il Sindacato sullo stato dell’arte.
Nella riunione del 4.12 si tenterà di intervenire sui problemi che in ogni azienda hanno impedito
l’attuazione dei protocolli regionali.
EQUIPE – La situazione si è nel tempo complicata. Il trasferimento alle ASP di questo personale
(seicento lavoratori) voluto dalla legge 9/2007 – maxiemendamento – anche a parità di costi
comporterebbe uno sforamento del bilancio regionale della sanità. Se a questo si aggiungono i costi
di inquadramento superiori per effetto dell’applicazione del contratto nazionale della sanità e il
diritto dei lavoratori alla indennità di mobilità, dice l’Amministrazione, ci si rende conto che la
legge 9 è inapplicabile. Le parti si sono auto-convocate presso il Dipartimento Sanità il giorno 25
novembre e per tale data l’Amministrazione porterà una proposta risolutiva di modifica della legge
per consentire una definizione dello status di questi lavoratori. Sono inoltre sopravvenute in questi
giorni alcune sentenze che addirittura mettono in discussione il rapporto contrattuale tra lavoratori e
regione. Si è concordato che la proposta di legge che sarà portata al primo Consiglio regionale utile,
conterrà anche l’ipotesi di sanatoria delle eccezioni mosse dai giudici.
CISL e UIL esprimono soddisfazione per i risultati odierni e invitano i lavoratori e le lavoratrici a
tenere ancora più alta la tensione perché i problemi non sono di semplice soluzione e si dovranno
affrontare nei prossimi mesi con la compattezza e la forza della mobilitazione.
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