UNIONE SINDACALE TERRITORIALE COSENZA
Cosenza 21.09.2009
COMUNICATO STAMPA
NAVE DEI VELENI: NECESSARIO INDIVUARE RESPONSABILITA’ E POSSIBILI
SOLUZIONI.
(Dichiarazione congiunta del Segretario Generale UST-CISL Paolo Tramonti e
dell’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Cetraro Ermanno Cennamo).
Si è svolto in data 21 Settembre c.m. un incontro tra il Segretario Generale dell’UST-CISL
Cosenza Paolo Tramonti e l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Cetraro
Ermanno Cennamo in merito alla vicenda legata al ritrovamento della cosiddetta “nave dei
veleni”. Nel corso della riunione particolare attenzione è stata riservata alle conseguenze
negative che tale situazione sta provocando al territorio interessato e ai riflessi
sull’occupazione.
L’Assessore Cennamo ha espresso grande preoccupazione non solo sugli aspetti di
carattere ambientale ma anche che su quelli di natura economica per l’impatto che tutto
ciò sta determinando nel comparto ittico locale che, come si sa, risulta avere un ruolo
trainante in quell’area.
Il Segretario della CISL, nell’analizzare la vicenda, si è soffermato anche sulle possibili
conseguenze negative che il ritrovamento della “nave dei veleni” potrà avere in termini di
immagine e di riflessi sull’economia turistica del Tirreno.
Per quanto riguarda le possibili ricadute negative sull’occupazione diretta e indiretta la
CISL, nell’esprimere solidarietà a quanti sono stati colpiti dalla contingente contrazione del
mercato, si è dichiarata disponibile a collaborare per l’individuazione e l’applicazione di
eventuali strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori coinvolti. In tale direzione, in data
odierna, le OO.SS. Confederali unitariamente hanno formalmente chiesto un incontro
all’Assessore Regionale al Lavoro Mario Maiolo.
In conclusione, nell’esprimere apprezzamento per la caparbia azione della magistratura di
Paola, la CISL ritiene opportuna l’attivazione di un tavolo di confronto tra Regione
Calabria, Provincia di Cosenza e Comuni interessati finalizzato al superamento di tale
situazione in modo da dare serenità alle popolazioni interessate.
“E’ necessario – hanno dichiarato Tramonti e Cennamo – che le Istituzioni velocizzino le
procedure per l’identificazione certa del relitto, la sua provenienza e la conseguente analisi
del suo contenuto e delle acque del mare avviando al contempo un’immediata bonifica
dell’area. Tutto ciò anche allo scopo di avere i primi riscontri su eventuali danni e a
individuare presunte responsabilità sul caso”.
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